Onorevoli Colleghi! - I lavoratori dello spettacolo (tra cui attori, registi, cantanti, addetti agli impianti sportivi, addetti alle sale bingo, ballerini, disc-jockey e tecnici) sono più di duecentomila e rappresentano un'importante categoria lavorativa del nostro Paese.
      In Italia, però, non esiste una disciplina omogenea che regoli tale settore, per cui questa fascia di lavoratori si trova a operare in un clima di disorganizzazione generale e senza un'adeguata tutela che conferisca la giusta dignità alla categoria.
      Infatti, coloro che operano nel mondo dello spettacolo si trovano spesso in situazioni di totale precarietà, soggetti continuamente a una discontinuità lavorativa per cui a un periodo caratterizzato da un'enorme mole di lavoro ne può seguire uno di completo fermo lavorativo, penalizzati dal condizionamento della domanda del mercato e del pubblico.
      Tale situazione pone i lavoratori dello spettacolo in una situazione di precarietà assoluta, aggravata dal fatto che non sussiste una tutela adeguata a livello previdenziale.
      La presente proposta di legge ha l'obiettivo di garantire una tutela che dia dignità e una garanzia per il futuro alla categoria dei lavoratori dello spettacolo, stabilendo che quelli che non raggiungono le 120 giornate di prestazioni annue, richieste ai fini previdenziali per avere diritto alla pensione, possono volontariamente versare i contributi per le giornate mancanti allo scopo di raggiungere il minimo necessario per il computo dell'anno e di godere, quindi, di una pensione dignitosa.
      La presente proposta di legge non comporta alcun onere per la finanza pubblica.

 

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